My Wall

Sunday, October 08, 2006

M fece mele a chepa

(Ah rigà..Un piccolo omaggio ad un grande autore, Daniele Silvestri... che sa descrivere molto bene certe emozioni. In corsivo dei generali che "spersonalizzano" la canzone, rendendola proprietà di chiunque. Un nome l'ho lasciato perchè.. è troppo bello. Ma sono di parte...)

Fa molto caldo in questa macchina a quest'ora di notte
con le palpebre pesanti e le ossa rotte
se potessi almeno aprire un po' di più il finestrino
ma c'è Gianluca che dorme e non mi pare carino

comunque arriva appena un timido respiro di mare
come un odore di scogli, di muschio e di sale
e questa è la ragazza che ti chiama dal retrovisore
siamo partiti da poco e già mi sembrano ore.

Che poi per me guidare in fondo è sempre stato un piacere
così decido da solo dove mi devo fermare
ma qui mi pare che fermarsi sia come morire
e anche se la città mi guarda non la voglio sentire

così proseguo in questo viaggio in questa strada infinita
e inizio inevitabilmente a ripensare alla vita
non ho la forza di soffocare i pensieri
chi sa se accelerando tornano un po' più leggeri.

E invece niente, niente, niente, niente da fare
c'è qualcosa dentro che spinge e che fa male
e invece niente, niente, niente, niente da fare
c'è qualcosa dentro che spinge e mi costringe ad urlare

Me fece mele a chepa!!!

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